Punch & Judy
Londra, Gran Bretagna
Attraversando il Canale della Manica e salendo in Inghilterra, incontriamo Punch, versione inglese del Pulcinella italiano, che appare citato per la prima volta il 9 maggio del 1662 da Samuel Pepys. Burattino a guanto, ha un grosso naso, un gran sorriso, guance colorate, mantello rosso. E’ gobbo, anarchico, violento, libertino. Getta suo figlio Baby dalla finestra e trasforma tutti in salsicce facendoli passare per un tritacarne. E’ sempre citato assieme a sua moglie Judy. Parla con la pivetta, swazzle in inglese. Quella di Punch è una tradizione che, a differenza di Polichinelle (la cui inquietante invisibilità attuale, essendo praticamente scomparso dalla mappa, stimola tanti marionettisti contemporanei) è sopravvissuta così spavaldamente al passar dei secoli, che mai ci sono stati così tanti burattinai attivi (chiamati Professors of Punch and Judy) che la praticassero come al giorno d’oggi. Qual è la ragione di questa tenacia che suscita ammirazione in tutto il mondo? Forse la forza dell’orgoglio burattinesco dei Professors ci mostra uno dei tratti più profondi del carattere inglese, quella testardaggine sottile ma incrollabile nelle sue capricciose ossessioni, così orgogliosa della sua insularità, nella quale buono e cattivo sono segni d’identità che bisogna difendere con cappa e spada. I tratti del Pulcinella inglese si connotano per essersi mantenuti intatti durante 200 anni, senza variazioni significative. Caratteristiche che hanno dato fama a Punch di essere uno dei personaggi più violenti e scorretti tra quelli esistenti in Europa. In realtà, non era così diverso dai Mester Jakel di Copenaghen o dal Jan Klaassen di Amsterdam, però mentre la maggior parte dei suoi colleghi europei con gli anni si sono addolciti fino a perdere il loro carattere più aggressivo, e sono andati ripiegando le vele durante il XX secolo adattandosi alle esigenze moralizzanti dello spettacolo infantile, gli imperterriti Punch and Judy hanno mantenuto le loro posizioni. Una battaglia che sembrano aver vinto arrivando con grande impulso e vigore al meno schizzinoso XXI secolo. Oggi che torniamo a vivere un’epoca di dichiarata lotta di classe e nella quale le differenze sociali sono aumentate, le violenze di Punch paiono carezze se le paragoniamo con la violenza del sistema. Nel 2012 si è festeggiato a Londra il suo 350° anniversario con una grande festa, il Big Grin, con la partecipazione di una moltitudine di Professors in attività.