Don Cristóbal Polichinela
Madrid e Andalusia, Spagna
Burattino a guanto, dotato di ma grosso naso, a volte gobbo vecchia, sboccata e attaccabrighe. Pulcinella lo incontriamo in Spagna verso la fine del 1700. quando è citato da Jovellmos come un esempio di intiattenimento canagliesco e poco edificante per gli spettatori. Già dal principio appaiano due volti distinti del personaggio: il più popolare Cristobita che deve essere associato ai puticindia fatti alla maniera degli italiani – vivacità di manipolazione, uso della pivetta, equivoci giocosi e largo uso del bastone – e d Don Cristóbal Poli-chinela, personaggio mago e grottesco, in genere un nuovo ricco, vecchio e libertino, quasi sempre im indiano che arrivando in Spagna compra una giovane per sposarsi con lei, la maltratta e la soft:mien:e Materne reso pazzo dalla gelosia. Figura che Con riflette nelle sue pitture e nei Capricci, e che importanti drammaturghi plasmano nelle loro opere – com’è il caso di Jacinto Benavente con “Los inter.ec recede,” e soprattutto di Fede-rico Garda Lona nel “Retaiddlo de Don Cristébe/”. Porre l’ultima menzione scritta su Don Cristóbal e i burattini di Cachipom in Spagna, è la conferema di Luis Buireel nella Residenza degli Studenti sulla figura del bunuinaio Béla Manlleu, originario di Cadice ma che negli anni della maturati si esibì coi suoi boramin a Madrid dopo una rischiosa vita da domai., di leoni. La Guerra civile pose fine alla prese= di Don Cristóbal Folichmela, che nel dopoguem fu sostituito da altri personaggi con vari nomi: Colorir, Pindo, Gorgorito. Personaggi neon e Issanti alla dittamra e scomparsi col ritorno alla democrazia. Attualmente si sta recuperando la figun di Don Cristóbal come burattino a guanto grazie a cane compagnie, come la spagnola Libélula di Segovia o quella di Paz Tatay a Tolosa in Francia.