Petrushka
Mosca e San Pietroburgo, Russia
Nasuto, con un sorriso feroce. suole vestirsi di rosso e portare un cappello altrettanto rosso. Parla con la
pivetta, chiamata pichtchik in russo.
Abituato a vincere e a uccidere tutti i suoi avversari, alla fine soccombe davanti all’aggressione di un
cane. sotto le cui mentite spoglie si nasconde a volte la Morte altre volte il Diavolo. II cane se lo porta all’Inferno. un finale tragico e insolito per le figure pulcinellesche, Che divide solo con l’eroe romeno Vasilache.
In generale necessita di un intermediarlo Che lo aiuti a comunicare col pubblico, un musicista organista chiamato charmanchtchtik, Che spiega le sue a voice incomprensibili frasi.
La sua origine incerta ed menzionato a partire dal 1840; la folclorista Anna Nekrylova raccolse 40
testi di Petrushka tn la fine del XIX secolo ed il principio del XX. Dostoevskij lo cita con ammirazione, esaltandone la sincerità vitale canto nell’allegria come nella rabbia e Scravinskij gli dedico il suo famoso balletto.
Era quasi sparito dopa i tentativi di addomesticamento dell’epoca sovietica, ma oggi coma a interessare e rinasce per mano di alcuni burattinai russi.