Il Wayang, marionette e ombre in Indonesia
Wayang è un termine che indica un gran numero di forme teatrali dell’Indonesia, paese estremamente ricco di tradizioni spettacolari. I diversi “wayang” si distinguono in base al mezzo spettacolare (marionette, ombre, maschere, attori) anche se, come nella maggior parte delle tradizioni orientali, recitazione, canto, musica, tecniche del corpo sono inscindibili. Tutti i “wayang” hanno un “dalang” (marionettista o narratore) e sono accompagnati dal gamelan, un’orchestra di strumenti a percussione, prevalentemente gong e campane, accordati fra loro, cui si affiancano a volte cantanti, una sorta di liuto detto “rebab” e flauto.
Le storie narrate provengono: dai due cicli classici indiani del Mahabharata e del Ramayana, indicati nella tradizione indonesiana dal termine “purwa” (originali); dal ciclo Panji, con un principe giavanese in cerca di un amore perduto; da Amir Hamzah, leggenda riguardante un antico re arabo.
I generi più diffusi di “wayang” legati alle marionette sono il “wayang golek” (con marionette di legno tridimensionali, risalente al XVI secolo) e il “wayang klitik” (con marionette di legno bidimensionali). Vi è poi il “wayang wong” (in cui gli attori si muovono in sorta di “marionette” umane, con gesti altamente stilizzati e talvolta maschere).
Burattini e marionette cinesi
Il teatro di burattini e marionette ha in Cina origini molto antiche. Spettacoli di marionette e burattini sono già descritti sotto la dinastia Tang (618-907), ma ebbero la massima diffusione sotto le dinastie Song (960-1279) e Yuan (1280-1368).
Il teatro di burattini cinese vede diversi tipi di tecniche: i burattini a bastone o a stecca, quelli a guanto e le marionette a fili.
I burattini a stecca sono controllati da bastoncini di legno o bambù, il principale dei quali è inserito all’altezza del collo per controllare la testa, ed altri minori alle mani e ai gomiti. La testa e le mani sono intagliate nel legno o modellate in ceramica, o più semplicemente in cartapesta. Durante la dinastia Ming erano molto popolari nelle province di Guangdong, Fujian e Guizhou, e si sono poi diffuse in molte regioni della Cina. La loro grandezza può variare da qualche decina di centimetri al metro e mezzo ed oltre.
La Compagnia Walter Broggini
La Compagnia Walter Broggini, nata ufficialmente nel 1986, é composta da burattini, marionette e da un animatore solista. Walter Broggini inizia la sua esperienza teatrale nel 1981; nel settembre ‘84 intraprende l’attività di solista, partecipando nell’estate ‘85, presso l’Institut International de la Marionnette di Charleville-Mézierès (Francia), ai corsi con Francis Jolit, Alain Roussel e Philippe Genty.
Nel suo venticinquennale percorso teatrale la Compagnia ha da un lato sviluppato una ricerca drammaturgica su forme e temi rivolti al pubblico degli adulti, dall’altro ha innovato gli stilemi del teatro di tradizione popolare dei burattini con creazioni rivolte a tutto il pubblico. Ha realizzato spettacoli con marionette di derivazione bunraku, con burattini a guanto e con tecniche miste.
Il protagonista degli spettacoli di burattini a guanto della Compagnia è Pirù, personaggio originale creato nel 1987 con caratteri che uniscono e riassumono quelli di alcune tra le più importanti maschere della tradizione burattinesca. La Compagnia Walter Broggini ha partecipato alle rassegne e ai festival italiani di teatro di figura più importanti ed é stata invitata a presentare i suoi spettacoli in numerosi paesi europei Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia e anche in altri continenti, in Brasile e Israele.
Walter Broggini ha nel corso degli anni collaborato all’allestimento e curato la regia di spettacoli di altre compagnie e oltre all’attività prettamente teatrale si è dedicato allo studio e all’approfondimento delle specificità e delle potenzialità dei burattini applicate in campo educativo e sociale. E’ autore di alcuni testi dedicati al teatro di figura.